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Visualizzazione dei post da 2022

Sport per tutti in città

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di Giovanni Gazzoletti Lo sport è per tutti, dice Grazia Baracchi, assessora del comune di Modena allo sport, all'istruzione e alle pari opportunità. Lunedì 13 dicembre 2021 la redazione di Lanfra News a Modena l'ha intervistata. Grazia ci ha fatto capire che Modena è una città molto attrezzata dal punto di vista sportivo, ci sono tanti campi da calcio e polisportive per la pratica della pallavolo nella quale la nostra città da sempre rappresenta un'eccellenza. Ultimamente, dice l'assessora, c'è molta richiesta anche per la danza (come i-pop e breakdance); inoltre ci sono nuove attività come il badminton e l'hockey/pattinaggio a rotelle.    la squadra di hockey Amatori Modena                             la squadra di pallavolo del Modena Volley In seguito l'assessora ha parlato di nuove aree che saranno inaugurate nei parchi e negli spazi all'aperto, come  ad esempio nuove piste da skateboard e il recupero della pista "le gobbe"; sono appena st

Sport e disabilità. Compatibili?

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Il giorno 16 Febbraio la redazione Lanfra news ha  intervistato l'atleta paralimpico Federico Mancarella e il suo coach. Federico ci ha spiegato tutti i dettagli della sua carriera da canoista, ma anche le difficoltà che ha dovuto affrontare durante il suo percorso. Dopodiché ci ha parlato dell'emozione che  ha provato quando è arrivato terzo alla gara di canottaggio delle paralimpiadi di Tokyo e del programma che sta affrontando per qualificarsi alle prossime. Il suo non è un allenamento intensivo da finire in pochi giorni, bensì un processo che durerà ancora a lungo e che si compone di tante tappe per arrivare a traguardo. Federico ci ha parlato anche delle attrezzature di cui gli atleti con disabilità, di alto livello e non, necessitano per praticare sport, che sono molto costose e rendono pertanto lo sport di difficile accesso. Il suo coach Gianni Anderlini, anche lui ex canoista, ci ha invece detto quanto lo sport sia importante, non solo per le amicizie che si possono far

Simone Ferrarini aiuta a ricordare

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di Emma Franchini Il giorno martedì 12 Aprile siamo andate in via Ciro Menotti per osservare la creazione del nuovo murale di Simone Ferrarini. Il disegno è stato posizionato lungo i pilastri che sorreggono il cavalcavia. Questo graffito ritrae uomini e donne che sostengono il sottopassaggio. L'opera è realizzata con due colori: il bianco e il nero.  Inizialmente hanno tracciato la bozza a matita, per poi riempirla con normale tempera da imbianchino.  Come molti/e di voi sapranno l'eccidio delle Fonderie Riunite di Modena fu una strage avvenuta durante lo sciopero del 9 gennaio 1950 indetto dal sindacato CGIL per protestare contro i licenziamenti di oltre 500 operai . Per impedire l'occupazione della fabbrica, gli agenti della Polizia di Stato spararono contro i manifestanti, uccidendo sei operai e ferendo circa 200 persone. Il murale si sviluppa su due lati: uno dove i protestanti reggono il cavalcavia e l'altro dove le persone vengono schiacciate dal peso della storia

Paola Scaccabarozzi, quattro chiacchiere sul viaggiare da soli

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Borsari - Kongjonaj L'8 Maggio l'autrice Paola Scaccabarozzi ha partecipato alla giornata finale del Buk Festival presentando il suo nuovo libro "Ragazzi la mamma parte! Viaggiare da soli con la famiglia a casa". Questo suo desiderio di viaggiare è nato dal voler conoscere nuove culture, incontrare nuove persone e scoprire le loro tradizioni molto diverse tra abiti ed ornamenti caratteristici. Anche se lei adora viaggiare è terrorizzata dal dover volare, ma questo non le ha mai impedito di partire. Adora poi le isole, soprattutto quelle piccole, perché altrimenti si può avere l'idea di essere su un continente e non appunto su un'isola. Viaggiare da soli è più agevole che viaggiare in gruppo: se non si è in compagnia si può infatti decidere tutto in autonomia, cosa mangiare e quando farlo, dove andare, quanto rimanerci e molto altro. I suoi figli inoltre non si sono mai spaventati all'idea di una sua partenza, poiché li ha educati in modo da essere autonomi

Aspettando buk, una serata di emozioni

di Francesca Papotti Il 2 maggio, al teatro Storchi , si è tenuto l'evento "Aspettando buk". Buk è un festival che promuove la piccola e media editoria, che si tiene ogni anno a Modena, ed è preceduto da una serata. Quest' anno lo spettacolo è iniziato con un monologo tratto dal libro "Charlotte", incentrato sulla rivoluzione francese. Il libro racconta di Charlotte Corday, una giovane donna vissuta durante la rivoluzione, che non trovava il rivoluzionario Marat adatto a guidare la rivolta, perché non appoggiava i suoi metodi e che per tale motivo si era trasferita dal suo villaggio e si era stabilita a Parigi, per ucciderlo. Fingendo di dovergli rivelare delle informazioni segrete, entrò in casa sua e gli tolse la vita pugnalandolo nella vasca da bagno. Ovviamente Charlotte fu arrestata e poi ghigliottinata per questo, ma affermò di aver consapevolmente sacrificato la propria vita per salvare quella del suo popolo. lo spettacolo era diviso in scene, a secon

Ragazzi la mamma parte!

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Ragazzi la mamma parte! Per molti il viaggio è solo un momento per stare con la famiglia e vedere posti nuovi, velocemente. Lo scopo di molte gite è quello di visitare il maggior numero di posti in una giornata, senza badare troppo a ciò che si incontra o vede. Paola Scaccabarozzi, scrittrice giornalista e viaggiatrice, ha scritto questo libro nel quale si parla di quanto viaggiare sia importante e aiuti a stare bene. Lei è andata in molti posti, ognuno con i suoi usi e costumi diversi dai nostri. Per esempio una volta è andata in un paese orientale, nel quale le donne indossavano orecchini a forma di foglie e i medici erano persone che curavano con foglie ed essenze particolari. Ogni posto ha la sua bellezza e qualcosa che ti rimane sempre maggiormente impresso, a volte sono pure piccole e inutili cose. Paola parte infatti da alcuni anni per viaggi nei quali da sola può assaporare la libertà e la tranquillità del silenzio e lasciare spazio ai propri pensieri che magari nella confusion

L' IC6 contro tutte le guerre

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di Borsari - Kongjonaj - Solera L'Istituto Comprensivo Modena 6 aderisce alle attività per la Pace            L'IC6 ha deciso di aderire alle attività per la pace organizzate dalle scuole di Modena, attraverso due importanti attività. La prima è stata riservata alla scuola Lanfranco, con un concerto in giardino per la condivisione di canzoni, cartelloni e poesie, svoltosi Giovedì 24 Marzo. La seconda iniziativa è stata la fiaccolata di Venerdì 25 Marzo al Parco Amendola, " Luci e parole contro le guerre ", durante la quale sono state riproposte attività simili, ma decisamente più in grande. Sono stati momenti emozionanti, da non dimenticare, resi possibili grazie alla collaborazione di tutte le componenti della scuola: studenti, insegnanti, Dirigente e collaboratori, rappresentanti dell'Amministrazione comunale, quali l'Assessora Baracchi, che è intervenuta portando sostegno e condivisione di intenti. La fiaccolata del 25 Marzo si è svolta dapprima con un cort

LE ALI DEL BAMBINO FARFALLA

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di Ilaria Montanari Non è da tutti prendersi la responsabilità di mettere su carta una storia simile. Ma finalmente il ghiaccio è stato rotto, ci ha pensato Alessandro De Francesco che domenica 8 maggio, come evento conclusivo del Buk Festival di Modena, ha presentato il suo nuovo libro, "Il bambino farfalla" nel quale riprende un fatto di cronaca di cui si era parlato tanto, qualche tempo fa. Una terribile guerra civile, un bambino gravemente malato: questo ha dovuto affrontare la famiglia di Hassan. Hassan era un bambino siriano attaccato dalla più grave forma di Epidermolisi bollosa, una rara malattia genetica della pelle, che a causa della mancanza di una proteina rende cute e mucose estremamente fragili, originando bolle, vesciche e lesioni costanti dovute al distacco dell'epidermide. Ma come se tutto ciò non bastasse, una guerra civile si è scatenata proprio dove viveva Hassan, costringendo lui (a soli tre anni)  e la sua famiglia a emigrare in Germania. Una volta

LA PAROLA A CHARLOTTE

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di Irene Montanari Come rinunciare a uno spettacolo simile.  Le luci spente, i cuori palpitanti, quell'emozione sospesa in quella breve attesa troppo forte per un tempo così infimo.  Ecco si accende una candela e una luce fievole illumina il volto di Charlotte.  "Charlotte", è proprio il titolo dello spettacolo tratto dal libro scritto dall'autore Francesco Zarzana in onore di una persona troppo importante per essere acclamata così poco in questo ingiusto futuro, Charlotte Corday, colei che ha ucciso Jean Paul Marat liberando la Francia dalla trappola in cui era chiusa nelle mani del sanguinario "amico del popolo". Charlotte Corday ha dato la sua vita per la vita del suo paese, come può un gesto così essere trascurato? Queste riflessioni hanno a lungo occupato la mente di Francesco Zarzana dandogli la possibilità di comporre un tale romanzo. Lo spettacolo che si è tenuto il 2 maggio presso il Teatro Storchi ha infatti dato l'occasione a tante persone di

BUK FESTIVAL, tre giorni di libri e cultura a Modena

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Buk Festival   di Ilaria Montanari & Susanna Ferrari   Il Buk Festival di Modena è un'iniziativa organizzata da Francesco Zarzana insieme a Giovanna del Conte e all'associazione culturale Progettarte. Lo scopo della manifestazione è quello di dar luce alle numerose piccole e medie editorie, spesso messe in disparte, attraverso presentazioni di libri, incontri con autori, bancarelle e tanto altro. Il Buk Festival ha suscitato grande interesse gli anni passati, tanto da essere considerato un'iniziativa di riferimento in ambito culturale,  sia a livello nazionale che internazionale. Quest'anno la manifestazione si terrà da venerdì 6 a domenica 8 Maggio a Modena, in Via Francesco Selmi, e noi, le inviate del Lanfra News, avremo l'occasione di parteciparvi. Francesco Zarzana, però, non ritenendosi ancora soddisfatto, oltre al Buk Festival, ha organizzato anche il Buk Film Festival, che si terrà nel mese di giugno sempre nel

VERNICE SUI MURI, IMPEGNO NEGLI OCCHI

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di Irene Montanari Modena Sobborghi e Collettivo Fx sono associazioni nate intorno alla "street art", ma oggettivamente non sono altro che una squadra di ragazzi dai 17 ai 22 anni, che realizzano un'opera dipinta su una proprietà privata utilizzando l'arte come modo per esprimersi. Entrando nel significato delle opere possiamo vedere che lo scopo della Street Art è ben altro, i loro obiettivi sono basati sulla riqualificazione delle nostre città creando un'immagine e lasciando un messaggio.  Ma perchè? verrà da chiedere. "Ho sviluppato da sempre un senso di appartenenza molto forte verso il mio quartiere"  dice Alessandro Romagnoli uno degli artisti intervistati dalla redazione della scuola Lanfranco il 14 Febbraio. Dietro a questi ragazzi non si può trovare una direzione prestabilita verso l'arte, ma soltanto una mano dotata, un occhio attento e un cuore sensibile. E' stato un percorso faticoso quello di far apprezzare la loro passione e i loro

ALESSANDRO ROMAGNOLI SPIEGA LA SUA MODENA SOBBORGHI

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di Carmine Pirozzi A m età di febbraio i giornalisti del Lanfra News hanno incontrato Alessandro Romagnoli, presidente di Modena Sobborghi .  Ma cos'è Modena sobborghi ? Si tratta di un'associazione di ragazzi sotto i trent'anni, nata per riqualificare e rigenerare le zone urbane fuori dal Centro Storico modenese. Alessandro ci ha spiegato il suo rapporto con Modena Sobborghi e, ancor prima, quello con il quartiere in cui è nato e tutt'ora vive. Viene da Modena Nord e spiega che nella mentalità di quelli che abitavano nel suo quartiere era un po' sentire " Modena come Berlino ", c'erano loro e poi c'erano tutti gli altri. Gli altri, quelli che vivevano al di là della ferrovia, da bambino li vedeva come abitanti di un mondo a parte e questo ha influito molto sulla sua infanzia. Non per niente fin da allora ha sviluppato un certo senso di appartenenza per il suo quartiere. Un esempio? Ci ha raccontato che con la sua band del tempo, Taste of Cindy, ha

Estensi a canestro. L’opera di Modena Sobborghi al Parco XXII aprile di Modena

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Di Alice Pirozzi Il 25 aprile 2021, al Parco XXII aprile nel quartiere Crocetta, Modena Sobborghi presenta il nuovo murales realizzato per la celebrazione della festa della Liberazione e per inaugurare il campetto da basket polivalente presente nell'anfiteatro del parco, "Estensi a canestro" è il nome dell'opera. Il murales presentato è stato realizzato i n collaborazione con Arci Modena, Modena Football Club, Centro giovani Alchemia, Centro giovani Happen, Mo' Better Football, Voice Off. Nel murales è rappresentata una stanza di Villa Pentetorri utilizzata come campo da calcio. Le due squadre che giocano sono molto diverse tra di loro perché una è formata da dei, "formazione Olimpo", l'altra è un Modena calcio formato da giocatori di diverse stagioni. Nella formazione Olimpo, allenata da Jean Boulanger, riconosciamo Nettuno, Apollo, Flora, Esculapio e Zaffiro. N el Modena invece riconosciamo Mario Rabiu, Kamara Diomancy, Gyan Asamoah, Marco Ballot

CONOSCERE IL QUARTIERE PER COMPRENDERE L’ATTUALITA'

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di Rita Madama Ancora una volta i ragazzi del Lanfra News si sono buttati intrepidi in una nuova avventura, spaziando dalla street art all'importanza del conoscere la storia del nostro quartiere e della nostra Modena. Il 16 febbraio alle ore 18, allo abbiamo avuto l'opportunità di partecipare all'incontro pubblico per raccogliere idee e riflessioni per l'ideazione dei murales, che verranno poi realizzati sui pilastri che sostengono il cavalcavia, in strada Ciro Menotti, a metà marzo.  L'iniziativa è stata portata avanti da Modena Sobborghi, il cui fondatore, Alessandro Romagnoli, è stato da noi intervistato, e dal collettivo FX, in particolare da Simone Ferrarini che ha tenuto l'incontro. I murales che andranno a realizzare saranno la concretizzazione dei pensieri complessi che sono  emersi, alcuni spunti su cui abbiamo riflettuto insieme, ovvero "politica" e "impegno". Ferrarini afferma che l'ideazione è la parte più complessa della real

QUANDO L'ARTE NON È SOLO DISEGNARE SU UN FOGLIO

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Di Emma Franchini ed Elisa Candini Esistono tanti tipi di arte, una di queste, attuale e senza dubbio interessante, è la street art.  Sentito inizialmente come sfogo per diversi ragazzi o come modo per sentirsi ribelli alla legge, questo movimento è nato a Philadelphia negli anni 60 circa. In quegli anni le opere venivano realizzate sui treni e venivano utilizzate bombolette spray colorate: anche se può sembrare un'attività innocua e mal organizzata, in realtà era del tutto il contrario.  Per prima cosa si agiva in gruppi, serviva sempre un palo, ovvero uno dei membri che rimanesse di guardia. Inoltre i vestiti erano scuri e, prima di agire, si stava settimane ad osservare la polizia e i turni che faceva nel posto nel quale si sarebbe fatto il murale. Ad un certo punto lo stato, capendo che era diventato ormai un hobby per queste persone, istituì uno spazio nel quale si potevano fare legalmente disegni di questo genere. Tuttavia la maggior parte dei graffitari se ne infischiava di

LE PARALIMPIADI

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LE PARALIMPIADI Di Solera Lorenzo e Romani Jacopo Le prime Paralimpiadi, ossia i Giochi olimpici per atleti con disabilità fisiche, furono svolte nel 1960 a Roma. Eppure la nascita dell'idea dei giochi paralimpici viene da molto più lontano, in particolare da due medici interessati a migliorare le condizioni di vita di persone con disabilità; fu nel 1948 che il dottor Ludwig Guttmann diede inizio alle prime Paralimpiadi. Inizialmente, nel 1964, le Paralimpiadi si chiamavano "giochi internazionali Stoke Mandeville", prendendo il nome dalla città in cui si svolgevano normalmente le gare comuni. Quindi sono sport organizzati per persone con disabilità e nacquero nell'ambito della riabilitazione. La Paracanoa è stata inserita nelle Paralimpiadi nel 2016.     LE FI NALI DI MANCARELLA A TOKYO Il giorno 15 Febbraio abbiamo intervistato il canoista Federico Mancarella, che ha partecipato alle Paralimpiadi di Tokyo. In finale l'atleta del Canoa Club Bologna è scattato con

UNA VITA OLTRE LA CORRENTE

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UNA VITA OLTRE LA CORRENTE Di Ilaria Montanari, Susanna Ferrari e Chiara Adami Il giorno 15 febbraio abbiamo avuto l'occasione di incontrare via meet l'atleta paralimpico Federico Mancarella e il suo tecnico Gianni Anderlini.  Federico ha sempre avuto una grande passione per lo sport (influenzata anche dalla madre che praticava il softball in nazionale), ma era solo un ragazzo quando all'età di 18 anni ha iniziato a praticare canoa come attività extrascolastica. All'inizio non è stato semplice , si trovava un po' spaesato per via del fatto che si allenava insieme ai normoabili, le sue emozioni erano in contrasto era felice ma insoddisfatto e afferma che a volte gli veniva voglia di lasciare tutto ma sapeva che non ne valeva la pena. Dopo la prima gara, che anche a causa della sua scarsa esperienza è stata un insuccesso, ha iniziato a lavorare su come migliorare la sua situazione frequentando un corso specializzato insieme ad altri ragazzi disabili. Seguendo questo p