UNA VITA OLTRE LA CORRENTE

UNA VITA OLTRE LA CORRENTE

Di Ilaria Montanari, Susanna Ferrari e Chiara Adami


Il giorno 15 febbraio abbiamo avuto l'occasione di incontrare via meet l'atleta paralimpico Federico

Mancarella e il suo tecnico Gianni Anderlini. 


Federico ha sempre avuto una grande passione per lo sport (influenzata anche dalla madre che praticava il softball in nazionale), ma era solo un ragazzo quando all'età di 18 anni ha iniziato a praticare canoa come attività extrascolastica.

All'inizio non è stato semplice , si trovava un po' spaesato per via del fatto che si allenava insieme ai normoabili, le sue emozioni erano in contrasto era felice ma insoddisfatto e afferma che a volte gli veniva voglia di lasciare tutto ma sapeva che non ne valeva la pena. Dopo la prima gara, che anche a causa della sua scarsa esperienza è stata un insuccesso, ha iniziato a lavorare su come migliorare la sua situazione frequentando un corso specializzato insieme ad altri ragazzi disabili. Seguendo questo percorso, è andato  incontro a un periodo di successi e di grandi miglioramenti diventando man mano sempre più motivato si è aggiudicato le prime vittorie. Nel 2016 è riuscito a qualificarsi alle Paralimpiadi di Rio De Janeiro, ha raggiunto il quinto posto in finale perdendo per poco il podio. Questo è stato pesante  da accettare ma ancora una volta la sua passione e così la sua voglia di continuare hanno prevalso sul resto, ha continuato dunque a lavorare duramente tanto che alle olimpiadi di Tokyo 2020 ha gareggiato a bordo della sua "w'aa polinesiana" e si è classificato terzo ottenendo il bronzo nel KL2 200 metri maschile dietro all'australiano McGrath e all'ucraino Syniuk.  







Federico si può definire ora un grande campione olimpico e uno dei simboli della sportività italiana. "Durante la gara si è tutti contro tutti ma fuori si è persone normali, amici" commenta Federico riguardo al rapporto che ha con gli avversari e questo fa capire anche il senso di solidarietà che si crea tra ragazzi che sono insieme a vivere un'avventura per cui stanno dando il massimo e che incontrano molte più difficoltà degli altri . L'allenamento di un'atleta di canoa è alquanto pesante: d'inverno ci si concentra più genericamente  sui muscoli mentre quando le giornate si fanno più calde si iniziano a fare allenamenti più specifici. Federico si allena tuttora a Campogalliano e quasi tutti i giorni svolge due allenamenti: uno mattutino e dopo il pranzo e una sosta  uno pomeridiano. L'impressione che ci ha lasciato questo ragazzo è di grande forza e determinazione, usa parole come "sacrificio positivo" e "divertimento" e ha sempre il sorriso sulle labbra. Un esempio, un'ispirazione, un incontro che non lascia indifferenti. 



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