Estensi a canestro. L’opera di Modena Sobborghi al Parco XXII aprile di Modena

Di Alice Pirozzi


Il 25 aprile 2021, al Parco XXII aprile nel quartiere Crocetta, Modena Sobborghi presenta il nuovo murales realizzato per la celebrazione della festa della Liberazione e per inaugurare il campetto da basket polivalente presente nell'anfiteatro del parco, "Estensi a canestro" è il nome dell'opera.

Il murales presentato è stato realizzato in collaborazione con Arci Modena, Modena Football Club, Centro giovani Alchemia, Centro giovani Happen, Mo' Better Football, Voice Off.

Nel murales è rappresentata una stanza di Villa Pentetorri utilizzata come campo da calcio.

Le due squadre che giocano sono molto diverse tra di loro perché una è formata da dei, "formazione Olimpo", l'altra è un Modena calcio formato da giocatori di diverse stagioni.

Nella formazione Olimpo, allenata da Jean Boulanger, riconosciamo Nettuno, Apollo, Flora, Esculapio e Zaffiro. Nel Modena invece riconosciamo Mario Rabiu, Kamara Diomancy, Gyan Asamoah, Marco Ballotta e Thiago Cionek, coinvolti in un'azione goal.

I lavori per questo murales sono durati una settimana, settanta ore circa. Si trova nell'anfiteatro del Parco XXII aprile ed è largo 12 metri per 2,5 circa.

I realizzatori sono i ragazzi di Modena Sobborghi, un gruppo di ragazzi under trenta esistente dal 2019 che lavora a riqualificare e rigenerare la situazione urbana dei "sobborghi" modenesi, da cui tutti quelli del gruppo provengono, non solo con la street art ma anche con attività e incontri per bambini e ragazzi, soprattutto.

L'opera vuole legare la storia e l'attualità, gli dei dell'olimpo affrescati nella Villa Pentetorri degli Estense distrutta nel bombardamento del 13 maggio 1944 si ritrovano a giocare uno sport attuale con una squadra modenese in un parco nei "sobborghi" di Modena.

Ma perché il murales è stato fatto proprio lì?

Il parco XXII aprile di Modena Nord è probabilmente il parco più dimenticato e sottovalutato della città nonostante sia pieno di cultura.

Ora, se ci giriamo in mezzo al verde troviamo un arco settecentesco che è l'ultimo elemento rimasto della Villa Pentetorri che sorgeva in mezzo al parco. La villa era stata progettata da Gaspare Vigarani, architetto reggiano, per volere di Francesco I d'Este nel 1652, una delle delizie suburbane che il duca utilizzò per arricchire la Modena del tempo. La villa era circondata da mura di cinta, visibile ai navigatori del canale Naviglio, e ornata da un giardino all'italiana, il nome Pentetorri deriva dalla costruzione delle quattro torri ai lati e di quella al centro. La parte più scenografica della torre è l'interno, riccamente ornato e decorato dal ciclo seicentesco di affreschi dipinti dall'artista francese Jean Boulanger.

Dopo il suo tempo di gloria la villa viene tolta dal possedimento del ducato da parte delle truppe francesi, viene spogliata dei suoi arredi e venduta ad un armatore ligure di nome Elia Rainusso (1859) che la usa come dimora fino al 1906, quando diventa proprietà dell'Amministrazione e sede dell'Istituto per le malattie tropicali dell'Università di Modena (1940-1943).

La villa affronta le due guerre mondiali e ne esce quasi completamente distrutta per via del bombardamento del 13 maggio 1944 che colpì Modena. 

Quindi, rievocando la storia locale, Modena Sobborghi e Collettivo FX non volevano solo avvicinare i ragazzi alle loro zone ma anche far riemergere la cultura ormai dimenticata di quei luoghi a cui tengono molto.

(murales "Esensi a canestro")


Villa Pentetorri prima del bombardamento


L'arco seicentesco che attualmente si trova nel Parco XXII aprile

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