CONOSCERE IL QUARTIERE PER COMPRENDERE L’ATTUALITA'

di Rita Madama


Ancora una volta i ragazzi del Lanfra News si sono buttati intrepidi in una nuova avventura, spaziando dalla street art all'importanza del conoscere la storia del nostro quartiere e della nostra Modena.

Il 16 febbraio alle ore 18, allo abbiamo avuto l'opportunità di partecipare all'incontro pubblico per raccogliere idee e riflessioni per l'ideazione dei murales, che verranno poi realizzati sui pilastri che sostengono il cavalcavia, in strada Ciro Menotti, a metà marzo. 

L'iniziativa è stata portata avanti da Modena Sobborghi, il cui fondatore, Alessandro Romagnoli, è stato da noi intervistato, e dal collettivo FX, in particolare da Simone Ferrarini che ha tenuto l'incontro.

I murales che andranno a realizzare saranno la concretizzazione dei pensieri complessi che sono  emersi, alcuni spunti su cui abbiamo riflettuto insieme, ovvero "politica" e "impegno".

Ferrarini afferma che l'ideazione è la parte più complessa della realizzazione di un murales proprio perché deve significare e far ricordare, da parte di chi lo vede o ci passa davanti ogni mattina, qualche cosa, un messaggio importante. In questo caso ci siamo focalizzati sull'eccidio delle ex fonderie, episodio dimenticato e sconosciuto ai giovani, avvenuto a Modena il 9 gennaio 1950  

Gli intervenuti, tra cui il Signor Appiani, figlio di Angelo, uno dei sei operai uccisi, hanno ricostruito la storia e ce l'hanno raccontata tramite contributi video, fonti storiche e  ricordi personali, intrisi di dolore e consapevolezza. 

Durante le riflessioni è venuta fuori, come srotolata da una matassa ingarbugliata, la parola "impegno", a sua volta emersa  dal termine "politica." Ma cosa vuol dire impegno? Un signore afferma che "chi si impegna fa politica." Per alcuni è un dovere, per altri significa partecipazione, anche solo il fatto di esserci, fattore determinante in riunioni come queste, ma più di tutto vuol dire comunità, parola quasi dimenticata in questo periodo.

Ci manca la comunità. Ci manca un impegno COLLETTIVO e non solo individuale, del singolo. Sembra che al giorno d'oggi manchi il tempo, ma ce l'abbiamo eccome. "La DAD è dispersiva e i social sono diventati le nostre piazze di incontro. Manca l'impegno ad impegnarsi" dice una ragazza all'incontro.  

Ma il tempo per impegnarsi lo si trova se si vuole, certo, sarà più complicato di qualche decennio fa, ma questa è la nostra realtà e dobbiamo viverci dentro senza farci inglobare inermi.

Questo è il passaggio fondamentale: sapere, conoscere e ricordare, bisogna ricordare per conoscere, partendo dal proprio quartiere, dalle nostre radici.

Proprio per questo l'invito dei ragazzi impegnati in queste associazioni è quello di documentarsi, di scuotersi e di fare squadra verso principi nobili e di vivere la nostra giovinezza in un contesto locale senza tralasciare i più piccoli dettagli.

C'è bisogno di un ritorno all'unità, di iniziative e di voglia di fare.

Sarei pronta a scommettere che molti lettori non conoscevano l'eccidio delle ex fonderie, come non lo conoscevo io qualche mese fa.

Che facciamo, allora? Documentiamoci su questo fatto, perché è ancora vivo sotto la nostra storia. Non rimandiamo, facciamolo adesso, non è mai tardi per impegnarsi.



Le ex-fonderie di Modena oggi




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