QUANDO L'ARTE NON È SOLO DISEGNARE SU UN FOGLIO


Di Emma Franchini ed Elisa Candini

Esistono tanti tipi di arte, una di queste, attuale e senza dubbio interessante, è la street art. 
Sentito inizialmente come sfogo per diversi ragazzi o come modo per sentirsi ribelli alla legge, questo movimento è nato a Philadelphia negli anni 60 circa. In quegli anni le opere venivano realizzate sui treni e venivano utilizzate bombolette spray colorate: anche se può sembrare un'attività innocua e mal organizzata, in realtà era del tutto il contrario. 
Per prima cosa si agiva in gruppi, serviva sempre un palo, ovvero uno dei membri che rimanesse di guardia. Inoltre i vestiti erano scuri e, prima di agire, si stava settimane ad osservare la polizia e i turni che faceva nel posto nel quale si sarebbe fatto il murale. Ad un certo punto lo stato, capendo che era diventato ormai un hobby per queste persone, istituì uno spazio nel quale si potevano fare legalmente disegni di questo genere. Tuttavia la maggior parte dei graffitari se ne infischiava di questa opportunità, ritenendola troppo facile. In alcuni casi quest'arte collaborava e tuttora collabora alla decorazione delle città, in altri però questi artisti imbrattano monumenti pubblici e proprietà private facendo quindi pagare il risarcimento allo stato. Alcuni, come Keith Haring, pur di mostrare e lasciare una "Tag" sui muri, vennero arrestati varie volte, ma nonostante ciò continuarono a disegnare.

Una delle opere più importanti di Keith Haring, che raffigura omini stilizzati, tipici della street art, perché data la mancanza di tempo non riuscivano a curare i dettagli.

Oggi le associazioni che svolgono attività di street art, non lo fanno più illegalmente ma chiedendo vari permessi al comune. Anche a Modena ed in Emilia Romagna esistono varie associazioni, una delle quali è Collettivo FX. Questa associazione è guidata da Simone Ferrarini
Un loro progetto, a cui sono attualmente impegnati insieme a un'altra associazione modenese chiamata Modena Sobborghi, è quello di riqualificare la periferia nord di Modena, nel quartiere Crocetta. 
In particolare il Collettivo FX si sta occupando dell'eccidio delle Ex Fonderie., per protestare contro i licenziamenti di oltre 500 operai metalmeccanici delle Fonderie Riunite.
Per impedire l'occupazione della fabbrica, gli agenti della Polizia di Stato spararono contro i manifestanti, uccidendo sei operai e ferendo circa 200 persone.
Questa associazione ha deciso di raccogliere idee per valorizzare lo spazio nella quale è successo l'eccidio, di cui lo spazio cittadino deve farsi occasione di memoria. 
Questo gesto è molto gradito dai modenesi, già coinvolti in un progetto partecipativo attraverso momenti dedicati alla raccolta condivisa delle idee per la realizzazione dei murales.



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