La Scuola Media Lanfranco nei ricordi del preside Zitano


di Sideth Michele Di Paolo


Aldo Zitano, già preside delle Lanfranco e da diversi anni in pensione, è ritornato nella sua scuola per raccontare ai giornalisti del Lanfra News come sono cambiate la scuola e la sua organizzazione negli ultimi anni. La sua carriera nella nostra scuola è stata lunga e proficua. Molti docenti ancora in servizio, ex-alunni e famiglie ricordano la sua direzione come improntata a valori di organizzazione efficiente, inclusione e valorizzazione di tutte le componenti scolastiche, con le quali ha sempre voluto condividere il progetto educativo della scuola.
Cosa prova a ritornare nella sua ex scuola?
"Cosa provo a ritornare in questo edificio? Emozioni forti e i bei ricordi di stare qui tutti i giorni e alcune volte le sere".
Cosa ricorda di più della sua scuola?
"Ricordo che vicino alla biblioteca della scuola c'era un bellissimo affresco che racconta la storia dell'umanitá. Lo facemmo fare a degli scolari in modo artistico. Mi è rimasto impresso perché con il professore di arte gli alunni di 3B decisero di fare questo progetto impegnativo e alla fine uscì un bel disegno, una delle prime opere che coinvolse me e altre classi."
Cosa ricorda del quartiere di quegli anni?
"Ricordo che era un quartiere molto problematico. Vicino c'era il parco Amendola in costruzione che allora, soprattutto il sabato, era frequentato da ex alunni che con il motorino disturbavano le lezioni, distraendo gli alunni che seguivano gli schiamazzi dalle finestre. Allora non c'era la recinzione,  ora vedo che c'è un recinto modesto. Nel quartiere c'erano altri problemi come i furti, avevano rubato anche dentro la scuola."
Quali erano i principali problemi nel suo lavoro?
"Il continuo cambiamento delle leggi promulgate dai diversi governi che io dovevo far rispettare, anche gli insegnanti si lamentano per i cambiamenti, è faticoso adattarsi continuamente a nuove riforme."
Dal prossimo anno anche alla scuola Lanfranco l'orario settimanale sarà su cinque giorni, con chiusura della scuola il sabato. Cosa pensa a riguardo?
"Dipende dall'obiettivo, assecondare le esigenze dei genitori è un bene ma se ciò ha delle ricadute sull'insegnamento non è auspicabile. Se le lezioni durante il giorno durano sei ore sono molto concentrate. Il sistema di apprendimento dice che si deve apprendere un po' alla volta. Concentrare sei ore mi sembra esagerato a meno che non ci sia un rientro pomeridiano o la pausa pranzo. La didattica vuole al centro l'alunno se il ragazzo o la ragazza deve apprendere in modo forzoso, l'apprendimento può essere compromesso, ci sono i pro e i contro."
Qual è per lei la scuola perfetta?
"La scuola perfetta per me è una scuola che mette al centro i ragazzi, non gli insegnati, non i bidelli, non il preside."
Durante la sua dirigenza si verificarono episodi di bullismo? Come li affrontava?
"Si verificavano spesso episodi di bullismo negli anni Ottanta, quando era frequentata da ragazzi di provenienza eterogenea, anche dai quartieri più disagiati. La scuola aveva un orario a tempo prolungato e si iscrivevano principalmente i ragazzi più bisognosi. Cercavamo di insegnare in modo tale da venire incontro alle esigenze di tutti. L'insegnante deve cercare di coinvolgere tutti e non solo i più bravi."

La Scuola Media Lanfranco ora è diretta dalla preside Vita Venusia, che affronta ogni giorno gli stessi problemi che aveva in passato il preside Aldo Zitano. Purtroppo la piaga del bullismo che è indiscutibilmente l'aspetto più penoso della vita scolastica è ancora molto presente e per sconfiggerlo non bastano insegnanti volenterosi e ragazzi responsabili, ma serve una maggiore presenza e assunzione di responsabilità da parte delle famiglie.




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