VERNICE SUI MURI, IMPEGNO NEGLI OCCHI


di Irene Montanari


Modena Sobborghi e Collettivo Fx sono associazioni nate intorno alla "street art", ma oggettivamente non sono altro che una squadra di ragazzi dai 17 ai 22 anni, che realizzano un'opera dipinta su una proprietà privata utilizzando l'arte come modo per esprimersi. Entrando nel significato delle opere possiamo vedere che lo scopo della Street Art è ben altro, i loro obiettivi sono basati sulla riqualificazione delle nostre città creando un'immagine e lasciando un messaggio. 

Ma perchè? verrà da chiedere. "Ho sviluppato da sempre un senso di appartenenza molto forte verso il mio quartiere"  dice Alessandro Romagnoli uno degli artisti intervistati dalla redazione della scuola Lanfranco il 14 Febbraio. Dietro a questi ragazzi non si può trovare una direzione prestabilita verso l'arte, ma soltanto una mano dotata, un occhio attento e un cuore sensibile. E' stato un percorso faticoso quello di far apprezzare la loro passione e i loro obiettivi, il Comune non sempre li ha sostenuti e come ci ricordano "la riqualificazione dovrebbe essere anche un po' nella mente di tutti". 

 Non si può certo dire che abbiano fallito, altrimenti non mi sarei ritrovata la sera del 16 Febbraio ad assistere all'incontro pubblico per raccogliere idee e riflessioni per la realizzazione del nuovo murales sui pilastri che sorreggono il cavalcavia di Ciro Menotti, luogo stabilito vicino al territorio delle ex fonderie di Modena in memoria dei morti sul lavoro del 1950; in presenza di Simone Ferrarini, responsabile della realizzazione dell'opera.

Erano in pochi ad assistere all'assemblea quella sera, ma ognuna delle persone che ha presenziato ha mostrato di avere una grande determinazione e altrettanto impegno, ed è proprio su quella parola che ha ruotato la serata, dopo la premessa di Simone, che ha incitato a buttare fuori tutte le idee o anche semplici parole che fossero venute in mente.

Perché le idee possono nascere da qualsiasi cosa o in qualsiasi luogo, partendo dalla parola "politica" si è arrivati all'impegno, cosa che direi sorregga la Street Art. Ognuno ha esposto la propria idea: l'impegno deve essere reciproco, avvenire da parte di tutti, la politica è edda stessa un impegno, ognuno di noi lo deve sentire come proprio, l'impegno è arte, indistruttibile costante ed esplicito.

Tante parole, tante idee e tante emozioni sono scorse in quella serata, mi ha stupito come fossero tutti interessati a sentire anche le nostre idee e le nostre impressioni, quelle dei giovani, di semplici ragazze di dodici anni come noi. Un grande insegnamento ho tratto da quella serata,  l'arte ci appartiene, ci insegna ad aprire gli occhi sul mondo, e quello che può sembrare vandalismo se lo guardi da vicino, guardi i ragazzi e guardi l'amore e l'arte con cui lo praticano, non lo è più. 





Commenti

Post popolari in questo blog

Per mari e motori

LE DIECI VITE DI MISTER URICK AL BUK FESTIVAL 2023

PROFUMO DI LIBRI, PROFUMO DI PRIMAVERA.