La donazione degli organi, una scelta di solidarietà

di Emma Ascari


L' AIDO è l' Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule ed è stata fondata a Bergamo il 26 febbraio 1973 e ha sede legale a Roma. Il loro scopo è aiutare le persone con problemi di salute e che necessitano un trapianto di organi, senza ricavarne lucro. Questa associazione va avanti grazie a cittadini che danno il consenso di utilizzare i loro organi, dopo la morte, per salvare la vita di alcune persone che ne necessitano, ma purtroppo sono ancora troppe le persone che non danno il consenso alla donazione dei propri organi e più di 8.000 persone sono ancora in lista d'attesa per ricevere in donazione degli organi vitali.  E questo è il principale problema di A.I.D.O perchè molte persone, quando viene fatta loro la domanda se donare o no i loro organi (cosa che non viene svolta in tutti i Paesi), una volta che saranno deceduti, rispondono di no. I dati dicono che il 55% degli italiani è favorevole al trapianto ed il 27% è contrario, ma rimane comunque un problema trovare un donatore. Resta sempre il concetto economico che vuole dire il valore della "merce" come gli organi che è dato da come è usata quella "merce" quindi il valore d'uso. E questo ci riporta a uno dei tanti motivi per cui le persone decidono di non donare gli organi. Nel dicembre 2023 c'è stato un lungo dibattito etico-legale in cui era messa in discussione la donazione degli organi dopo la morte, per il rischio che questi organi non funzionino come dovrebbero funzionare in un corpo, proprio a causa della morte del donatore e quindi con l'arresto cardiaco e respiratorio. Tuttavia in seguito, con il miglioramento delle tecnologie mediche, si è riusciti a mantenere le funzioni vitali come la circolazione del sangue e la ventilazione artificiale anche dopo l'arresto cardiaco. Ciò significa che per l'espianto degli organi si attende, come criterio indispoensabile, la morte cerebrale, ovvero la cessazione delle funzioni vitali dell'individuo. Così facendo possono espiantare un organo a una persona quando è considerata legalmente morta, ovvero con morte cerebrale; quest'ultima, tuttavia, non condiziona il funzionamento di un organo vitale come il cuore, che anche dopo che il cervello smette di funzionare, continua a pompare sangue attraverso altri supporti vitali. Il messaggio di AIDO è chiaro e rassicurante: una volta che una persona è deceduta, i suoi organi vitali non le servono più, ma possono salvare vite umane. 



 

il logo di A.I.D.O

                                                                                          

 


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