Le Giornate Civiche all'IC6, un'occasione per crescere cittadini


di Doriana Mottola, Alice Sitton, Nicolò Franchini e Leonardo Ansaloni.


All'istituto comprensivo IC6 di Modena vengono svolte due giornate civiche all'anno, durante le quali vengono proposte agli studenti incontri e attività relativi all'educazione civica.

La prima giornata civica si è svolta il 30 novembre 2023, e ha trattato il tema della Costituzione. La seconda giornata civica invece si è svolta il 22 aprile 2024, e ha fatto ragionare gli studenti sull'importanza del suolo e sul suo consumo.


Gli studenti delle classi della scuola Lanfranco hanno svolto delle lezioni preparatorie in vista della giornata civica, e hanno trattato insieme ai professori in classe argomenti come il suolo, il suo consumo e le azioni da seguire per un futuro migliore e sostenibile. 

In particolare, la scuola ha invitato il 22 aprile il Dottor agronomo Andrea Di Paolo, che ha tenuto agli studenti una lezione in aula magna, durante la quale ha esposto e spiegato, con l'aiuto di alcune slide, i fattori che mettono a rischio il suolo e le sue funzioni.

La giornata civica si è articolata in 2 parti, la prima, interessata dall'esposizione dell'agronomo, e la seconda, in cui gli studenti hanno fatto in classe un brainstorming delle idee e dei concetti appena affrontati, per poi rielaborare l'esperienza con discussioni e riflessioni.

Le giornate civiche comprendono molteplici temi che hanno la finalità di formare futuri cittadini attivi, consapevoli e responsabili. Queste giornate vengono utilizzate per avviare riflessioni su argomenti importanti, relativi al curricolo annuale di educazione civica. 

Ma chi inventò questa materia?

Nel 1958, in Italia, fu Aldo Moro il primo a introdurre l'insegnamento dell'educazione civica nelle scuole medie e superiori. Successivamente, la legge 92 del 20 agosto 2019 ha introdotto dall'anno scolastico 2020-2021 l'insegnamento trasversale dell'educazione civica nel primo e secondo ciclo d'istruzione, con iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile a partire dalla scuola dell'infanzia.

Dunque gli obiettivi di questa giornata civica sono stati rendere consapevoli e responsabili gli studenti su quello che ci accade intorno e sensibilizzarli sulla vitalità e l'importanza del suolo per l'uomo.  

Il suolo infatti ha un'importanza vitale per gli esseri umani, i vegetali, gli animali e gli organismi viventi che lo popolano. Riduce il rischio di inondazioni, protegge l'acqua potabile e si influenza reciprocamente con il clima.

Il suolo però negli ultimi anni ha subito dei cambiamenti radicali, che lo hanno portato in una situazione che tende a peggiorare, e i fenomeni come la cementificazione o la capannonizzazione, cioè la costruzione di capannoni spesso inutili, che devastano il paesaggio e consumano terreno, lo hanno portato a un degrado sempre più evidente e pericoloso. 

Oltretutto il suolo consumato non è più recuperabile, non essendo infatti esso una risorsa rinnovabile, bensì di dimensione finita. Questo fa perdere all' umanità milioni di ettari di suolo all'anno, non più utilizzabili ma persi per sempre. Questa perdita ovviamente incide molto anche sul pianeta, che non ha una quantità di suolo illimitato. 

D'altronde, bisogna pensare che 10 cm di suolo si formano in 2000 anni, ed è impressionante pensare come negli ultimi 50 anni se ne sia distrutta una quantità così alta. 


Il messaggio auspicato in questa giornata civica è stato: "La Terra non appartiene all'uomo, ma è l'uomo che appartiene alla Terra".

Il fatto di non riconoscere la vitalità del suolo, deriva oltre che da un fallimento culturale, anche dal bisogno di un guadagno, che però costa molto al pianeta, e ha conseguenze terribili. 


Dopo la lectio magistralis dell'agronomo, tutti gli alunni sono tornati nelle loro classi per svolgere laboratori sul tema e, nei giorni a seguire, saranno impegnati a svolgere una verifica comune.


Ecco gli studenti intenti ad ascoltare l'agronomo.


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