Università, una storia che viene da lontano
di Caterina Federici
Al giorno d'oggi alla maggior parte di noi è permesso frequentare l'università.
Abbiamo avuto l'opportunità di visitare, guidati dal Prof. Thomas Casadei, il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Modena e Reggio e questa esperienza ci ha dato occasione di conoscenza e confronto su un tema da noi ancora poco conosciuto.
Le università sono istituzioni che hanno il compito di istruire a un livello superiore di quanto già acquisito al termine delle scuole superiori. Si possono proseguire gli studi sia in università private che statali, scegliendo tra una laurea triennale o una magistrale. Ma in passato non era tutto così. Le prime università nacquero all'interno di parrocchie e conventi attorno all'XI secolo. Queste però inizialmente erano chiamate "scuole cattedrali". I religiosi furono i primi che cominciarono con letture di testi filosofici e giuridici, su ciò, tempo dopo, iniziarono a tenere "lezioni" su di essi. La prima vera e propria università nasce a Bologna, nel 1088, conosciuta oggi come Alma mater studiorum. Pochi anni dopo nacque un'altra università a Padova, nel 1222. Nacque da maestri e studenti fuggitivi durante una rivolta a Bologna nel XIII secolo. Inizialmente le università possedevano quattro facoltà principali, ovvero le arti, che comprendevano grammatica, aritmetica e musica, diritto, di tipo giuridico, medicina e tecnologia. in passato purtroppo l'università non era concessa a tutti, infatti solo i maschi più ricchi potevano permettersi questo percorso di studi. Alle persone povere non era permesso frequentarle perché si pensava che non meritassero di possedere una cultura, invece di studiare erano obbligati ad andare a lavorare. Alle donne era stato vietato sia di partecipare all'università, quindi intraprendere gli studi, sia di lavorare. Il loro ruolo nella società era fare figli, occuparsi di essi e occuparsi della casa.
Dopo molte lotte proteste, e molta difficoltà, finalmente nel 1874 le donne cominciarono ad essere ammesse agli studi accademici. Ricordare questa storia, qui raccontata brevemente, può aiutarci a riflettere sul fondamentale diritto ad istruirsi e a formarsi come a un diritto di tutti, per il quale è importante creare le condizioni perché sia effettivamente garantito.
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