IL MONDO DI OGGI. AFFOGATI NELLA DISCRIMINAZIONE SULLE DIFFERENZE SESSUALI

di Nicolò Castelluccio


Di solito non sentiamo molto parlare di "discriminazione" oppure, ne sentiamo molto parlare, ma non di quelle riguardanti la sessualità di un individuo. Il tasso di tolleranza di LGBTQ+ in Italia è abbastanza alto, ma in altri paesi, purtroppo non è così, tanto che in alcuni di essi l'omosessualità è considerata un reato punibile con la pena di morte.

Cartina che mostra la percentuale di persone in tutto il mondo che non accettano l'omosessualità.   


Queste persone vengono spesso fatte oggetto di omofobia, bifobia e transfobia, che possono manifestarsi in forma di violenza verbale, fisica e mentale; 


Di tutto ciò si occupa l'associazione ARCIGAY, che combatte per i diritti degli LGBTQ+, e contrasta tutte le idee discriminatorie. In Italia, ARCIGAY ha dimostrato che tra il 2015 ed il 2016 sono avvenuti più di 107 casi di omo-transfobia, tra cui due omicidi e due suicidi. La società da per scontato che tutti gli individui siano eterosessuali, e che il fatto di essere omosessuale o transessuale non esista; questi individui si sono sempre nascosti per anni, poiché la condivisione di essere un LGBTQ+ ha sempre potuto portare a derisioni, rifiuto, discriminazione, bullismo.

Queste discriminazioni avvengono anche nell'ambito familiare e soprattutto del lavoro, tanto che in Italia le persone che nascondono la loro omosessualità sul luogo di lavoro corrisponde al 39%, percentuale che a scuola sale al 69%. Solamente l'11% si permette di essere aperto alla propria sessualità nel mondo della scuola e del lavoro. 

ARCIGAY si impegna da anni affinché in Italia venga riconosciuto il reato di omofobia, per permettere a tutti gli individui di vivere liberamente la loro vita affettiva senza la paura e la vergogna di essere discriminati, o addirittura di subire violenza per questo.

ARCIGAY cerca sempre di agire con le risorse che ha e si impegna nel supporto psicologico e legale delle persone colpite da atti di omofobia, e a livello nazionale si occupa della prevenzione del fenomeno con tutti i canali possibili.

Ma come mai dopo tutti questi anni, ci sono ancora questi atti di violenza? Perché dopo che si sta combattendo da anni per i diritti degli LGBTQ+ a pochi importa? Per questo, è stata fondata la giornata nazionale contro l'omofobia, che è il 17 Maggio a partire dal 2007.

 Il 17 Maggio del 1990 l'omosessualità è stata ufficialmente eliminata come malattia mentale. Nel 2015, ARCIGAY ha diffuso sotto forma di banner digitali o manifesti due nuovi motti "Alcuni ragazzi sposano ragazzi, fattene una ragione!" e "Alcune ragazze sposano ragazze, fattene una ragione!", ciò ha motivato numerosi ragazzi e ragazze a dichiarare il loro orientamento sessuale.


       

Due dei tanti manifesti per dichiarare i diritti degli LGBTQ+, e che hanno motivato moltissimi individui


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